LA SALUTE E LA SICUREZZA DEI LAVORATORI AL PRIMO POSTO!
Bari, 3 giugno 2020
Alla Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate
e p.c. Ai Direttori provinciali delle Entrate
A tutti i lavoratori dell’Agenzia delle Entrate della Puglia
OGGETTO: Protocollo di sicurezza anticontagio Agenzia Entrate Puglia.
Le scriventi OO.SS., dopo una lunga discussione avvenuta nel confronto da remoto del 29 maggio u.s. con la parte pubblica dell’Agenzia regionale delle Entrate, hanno proposto la seguente elencazione di modifiche alla bozza di protocollo.
Modifiche già prospettate verbalmente in quel tavolo ma ribadita per mail al direttore regionale Salvatore De Gennaro.
- Il protocollo dovrà riportare in premessa che recepisce tutte le norme, ordinanze regionali e disposizioni dell’Agenzia nazionale vigenti al momento della sua sottoscrizione ed è funzionale all’espletamento delle trattative a livello negoziale di sede RSU previste dall’accordo del 30 aprile per la prevenzione e la sicurezza dei dipendenti pubblici dell’Agenzia delle Entrate in ordine all’emergenza sanitaria da Covid 19, che saranno avviate subito dopo l’approvazione delle linee guida regionali.
- Bypasssare la dichiarazione richiesta ai lavoratori che, riteniamo, non abbia nessuna veridicità, essendo il lavoratore potuto entrare in contatto con un contagiato ma non esserne assolutamente a conoscenza. Meno che mai siamo favorevoli ad una autocertificazione, che esporrebbe l’addetto a profili giuridici e responsabilità che non può assumersi.
- Rilevazione della temperatura corporea attraverso termoscanner o termometri da remoto.
- Servizio di vigilanza da prevedere in tutte le strutture dell’Agenzia, modificando il contratto di appalto per attendere alla misurazione della temperatura e per la distribuzione dei moduli all’utenza,
- Dotazione di mascherine e altri DPI distribuiti da un responsabile individuato dalla direzione (es RSPP) in maniera congrua e anticipata, per una scorta che copra almeno 15 gg. Distribuzione e modalità adottate in modo omogeneo in tutte le strutture provinciali.
- Sanificazione degli impianti di condizionamento e spegnimento con eventuale chiusura anticipata degli uffici, per evitare eventuali malori nelle ore più calde della giornata.
- Sul controllo dell’applicazione corretta ed effettiva delle misure elencate dovranno essere previsti sopralluoghi periodici effettuati alla RLS.
- Aerazione dei locali a causa di finestre bloccate.
- Rimodulazione degli spazi e rotazione del personale negli uffici, per garantire la minima concentrazione di persone negli stessi.
- Test sierologici da approntare prima dei rientri.
- Prosecuzione dello sw non solo per lavoratori portatori di patologie e di fragilità fisiche (da rappresentare al MC) ma anche per genitori con figli fino ai 14 anni, così come previsto all’art. 90 del decreto Rilancio.
- Report periodico informativo quindicinale alle OO.SS. sulle misure già elencate e sul calendario delle sanificazioni.
Nelle richieste avanzate, abbiamo preso a riferimento gli accordi più avanzati ed esaustivi nella loro completezza nell’ambito della salute e la sicurezza da noi già siglati e conveniamo che seppur i tavoli di contrattazione rimangano quelli territoriali, ai sensi dell’art. 7 co 6 lett. k del CCNL 2016/2018, tuttavia rimane doveroso per le scriventi indicare linee direttive da applicare omogeneamente su tutto il territorio pugliese, rispettose al massimo della tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori, che rimane la finalità prima a cui si sono ispirati di tutti i DPCM, le norme e i protocolli sin fin emanati e approvati e i firmatari di questa comunicazione non vogliono essere da meno.
In gran parte dei punti elencati sono state raggiunte delle intese con la direzione regionale, non così nelle misurazione della temperatura, la quale nella bozza presentataci la si ritiene condizionata all’evoluzione della situazione epidemiologica in Puglia, vale a dire come misura successiva al verificarsi del danno piuttosto che preventiva. Condizione per le scriventi inaccettabile.
E’ opportuno sottolineare che le scriventi non hanno lasciato nulla di intentato per addivenire ad una mediazione e per chiudere un accordo, motivando accuratamente le loro ragioni.
Abbiamo dato la nostra massima disponibilità affinchè non si verificasse il paradosso che nell’ambito di una struttura che ospita a Bari l’Agenzia delle Dogane e Monopoli e al contempo l’Agenzia delle Entrate fossero disposti due trattamenti diversi, concretizzando un dumping improprio e inammissibile, specie in questa terza fase di persistenza del covid per noi delicatissima e che riverserà a breve negli uffici centinaia di utenti. Dumping che a livello potenziale si sarebbe riflettuto su tutti i territori della regione.
E poiché le Scriventi hanno firmato accordi che avevano tutti lo stesso profilo e le stesse garanzie per i lavoratori, non vogliono essere da meno in questo caso.
Questa è una battaglia di civiltà e di diritto che continueremo con forza in tutte le trattative territoriali, perché il contesto lavorativo non sia un contesto di rischio ma di tranquillità e affinchè tutte le misure di contenimento adottate finora non siano vanificate dalla testardaggine e da inutili impuntature.
Per noi la salute e la sicurezza dei lavoratori viene prima di tutto: per questo motivo ci vediamo costretti a rigettare l’intesa propostaci sul tavolo regionale delle Entrate.
CGIL FP CISL FP UILPA CONFSAL-UNSA FLP
Tomaselli De Giorgi Filippone De Palma Giuliano